Il cappero, con i suoi boccioli aromatici e i fiori spettacolari, è molto più di un semplice ingrediente da cucina. È una pianta rustica, resistente e perfetta per i climi caldi e aridi. Coltivarlo nel proprio orto o giardino significa non solo avere una scorta personale di capperi, ma anche contribuire alla biodiversità del proprio ambiente.
📌 Cos’è il cappero?
Il Capparis spinosa è un arbusto perenne tipico delle zone mediterranee. Produce i famosi boccioli non ancora schiusi che vengono conservati sotto sale o sott’aceto per uso alimentare. Ma la pianta ha anche una grande valenza ornamentale e fitoterapica.
🌞 Clima e terreno ideali
Il cappero ama il clima caldo, secco e assolato. Cresce spontaneamente su muri a secco, rocce e scarpate, proprio perché:
Sopporta alta siccità Ha bisogno di molta luce Odia i ristagni idrici
🔸 Terreno: ben drenato, anche povero e sassoso. Il pH ideale è basico o neutro. Evitare suoli argillosi o troppo compatti.
🌱 Come coltivare il cappero
1. Da seme o da talea?
Semina: possibile, ma richiede pazienza. I semi devono essere stratificati (conservati al freddo per alcune settimane) e poi messi in semenzaio in primavera. Talea: molto più semplice. Si può prendere una porzione di ramo legnoso in primavera o fine estate e metterla in un terriccio sabbioso. Mantenere umido finché attecchisce.
2. Messa a dimora
In primavera, quando le gelate sono terminate. Lasciare almeno 1 metro tra una pianta e l’altra: il cappero si allarga molto. Ideale posizionarla su muretti soleggiati o aiuole rialzate.
💧 Irrigazione e cura
Nei primi mesi: irrigare con moderazione. Da adulto: il cappero non ha bisogno di acqua (anzi, troppa lo danneggia). Concimazione: pochissima, solo all’inizio con compost ben maturo o un concime a lento rilascio.

🌿 Potatura
A fine inverno, potare i rami secchi e stimolare la crescita di nuovi getti. La potatura aiuta anche a migliorare la produzione dei boccioli.
🌸 Fioritura e raccolta
I boccioli si raccolgono prima che si aprano, in tarda primavera e per tutta l’estate. La fioritura è spettacolare: fiori grandi, bianchi e violacei. I frutti, chiamati cucunci, sono anch’essi edibili e molto apprezzati.
🔔 I capperi devono essere fermentati o messi sotto sale prima di essere consumati!
🌱 Coltivare il cappero in vaso
Sì, è possibile! Basta scegliere un vaso profondo e ben drenato, con un substrato sabbioso. Perfetto per balconi assolati, soprattutto al sud.
❗ Possibili problemi
Il cappero è molto resistente a malattie e parassiti. I problemi più comuni sono:
Marciume radicale da eccesso d’acqua Afidi in primavera (risolvibili con sapone molle) Crescita lenta (normale nei primi 2 anni)
✅ Perché coltivarlo?
Richiede pochissima manutenzione Resiste bene alla siccità È una pianta autoctona e sostenibile Offre raccolti deliziosi e spettacolari fioriture È utile per consolidare terreni scoscesi o muretti a secco
📦 Conclusione
Coltivare il cappero è un gesto semplice ma ricco di significato. Un piccolo arbusto che racconta la tradizione mediterranea, l’adattamento al clima e il rispetto per la terra. Se cerchi una pianta rustica, bella e utile, il cappero potrebbe essere la scelta perfetta per te.





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